Ricorrenza nata in Inghilterra verso la fine degli anni ’90 e diffusa nella maggior parte dei Paesi europei, arriva anche in Italia.
L’obiettivo e il messaggio che questa giornata vuole trasmettere è quello, in primis, della promozione del benessere psicologico dei lavoratori grazie al potere calmante degli amici a quattro zampe, in secondo luogo si vuole promuovere un miglior clima lavorativo in loco, e quindi facilitare le relazioni funzionali e costruttive con colleghi, subordinati e superiori, grazie alla presenza dei cani sul luogo di lavoro.
Qualche suggerimento ci viene dato da Antonio Agus, educatore cinofilo di Ca’ Zampa (Gruppo italiano di centri per il Benessere dei pet), il quale ammette apertamente come la coltivazione di una relazione sana e funzionale con il proprio cane, si costruisca con costanza e pazienza, tutti i giorni e tutto il giorno, pertanto portare il cane al lavoro non sarà una mera gita fuori porta o un “pensiero in meno” per il proprio padrone, anzi, andrà accuratamente seguita e monitorata per renderla un’occasione di produttività e crescita per entrambi (Banfiled Pet Hospital; International Journal of Environmental Research and Public Health)
Innanzitutto il cane necessita si almeno tre uscite giornaliere, studiate sulla base delle specifiche della razza e dell’età stessa del cane, uscite che prescindono il luogo in cui l’animale si trovi, dalle vacanze all’ufficio alla casa. Ecco quindi che la giornata in ufficio sarà organizzata con riunioni e appuntamenti dei clienti anche sulla base delle pause che l’amico a quattro zampe vedrà a lui dedicate.

A questo proposito però si evidenzia il beneficio che le pause scaglionate apportano all’attenzione e al rendimento lavorativo della persona stessa, incrementandone qualità e quantità.
Altri aspetti più scontati ma non meno importanti riguardano i benefici in termini fisici e psicologici che gli animali da compagnia apportano alla routine quotidiana della persona, come l’aumento delle difese immunitarie, la riduzione dello stress, il miglioramento del tono dell’umore, la mitigazione dello stress lavoro correlato e tanti altri aspetti che invitiamo a riprendere attraverso il nostro precedente articolo Puppy Day!
Anche mantenere impegnato il proprio pet fa parte dei suggerimenti per ottimizzare il tempo trascorso insieme, allenamento che prescinde il fatto di trovarsi in ufficio: attraverso semplici comandi di gioco e di attenzione è possibile dedicare le attenzioni che il nostro amico merita senza però cadere nell’euforia e nell’agitazione avanzando proposte di gioco troppo dinamiche e inadatte al luogo. Comandi semplici di postura, di accompagnamento, un addestramento soft per intrattenere e affinare il rapporto con il proprio pet.
Fortunatamente sempre più aziende stanno facendo passi enormi in termini di accettazione dei proprii animali domestici sul luogo di lavoro, sebbene probabilmente la priorità sia quella di rendere meno tabù e più quotidianità il fatto di portare prima i propri figli al lavoro che non il proprio cane.